Le relazioni economiche tra Svizzera e Italia ai tempi della pandemia

Lo scorso anno, BAK Economics, Swiss Chamber e NIMBO, constatando l’esistenza di numerosi temi di interesse comune, hanno sottoscritto un memorandum d’intesa. In questa intervista incontriamo Alessandra Modenese Kauffmann per un breve approfondimento sulla Camera di Commercio Svizzera in Italia e il suo ruolo durante il difficile anno appena trascorso.
 

Lo scopo di Swisschamber - Camera di Commercio Svizzera in Italia è da oltre un secolo quello di favorire lo sviluppo e la crescita delle relazioni commerciali, industriali ed economiche tra Italia e Svizzera. Come avete trascorso quest’ultimo anno caratterizzato dalla pandemia, che ha fisicamente diviso i due Paesi?

La pandemia sanitaria ed economica ha profondamente mutato gli scenari e le dinamiche socioeconomiche globali. Swiss Chamber è sempre rimasta attiva e punto di riferimento per i Soci e le imprese, garantendo la continuità dei servizi. Swiss Corner, importante asset della Camera, è stato chiuso da marzo, riaprendo a fasi alterne in base alle normative, ma con grandi limitazioni. Il fermo delle attività convegnistiche ha generato il blocco della gran parte dei flussi finanziari.

Abbiamo, quindi, accelerato i processi di digitalizzazione dei servizi, realizzato diversi webinar su temi di grande attualità, attivato nuovi canali digitali di comunicazione ed implementato e consolidato i momenti di confronto con gli Associati e le istituzioni. Azioni che hanno consentito alla Camera di mantenere vivo l’importante network.

Sottolineo due iniziative di particolare rilevanza e di supporto strategico-istituzionale che abbiamo realizzato con il coinvolgimento delle aziende dell’Advisory Board di Swiss Chamber e le Istituzioni governative: a giugno 2020, un incontro promosso dall’Ambasciata di Svizzera con le aziende svizzere in Italia leader nel loro settore. È stato un importante momento di confronto tra imprese e istituzioni sulle modalità di rilancio del Paese, alla presenza dei rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico italiano e della Farnesina. Il secondo, lo scorso settembre, quando Swiss Chamber è stata chiamata da Regione Lombardia - Direzione Sviluppo Economico, per un confronto sui programmi di sostegno alle imprese, per il rilancio economico della Regione. E nuove iniziative proseguono con Regione Lombardia.

Abbiamo inoltre attivato il nuovo servizio gratuito di pre-screening per il Third Party Funding, a supporto del finanziamento del contenzioso, dove i costi delle liti vengono sostenuti dai Fondi. Il Third Party Funding rappresenta un importante strumento per le imprese, soprattutto in questo momento di particolare difficoltà.  

Quali sono state le difficoltà maggiori riscontrate dalle imprese a voi associate?

I principali fattori di criticità emersi sono legati alla crisi di liquidità, burocrazia e necessità di semplificazione, scarsa dinamicità del mondo del lavoro e complessità normativa.

L’importanza però dell’interscambio tra la Svizzera e l’Italia, seppur frenato dagli effetti della pandemia, è confermata dal mantenimento della seconda posizione nell’import e dalla terza a livello europeo per export.

Come si inserisce in questo contesto il memorandum d’intesa siglato con BAK Economics? 

Sono particolarmente lieta dell’accordo con BAK Economics e sono convinta che possa dare impulso alle relazioni economiche tra i due Paesi, che hanno ancora un grande potenziale. Esistono barriere culturali dovute all’immagine percepita, che non corrisponde alla realtà. Poter divulgare i dati economici e le proiezioni aggiornate elaborate da BAK Economics contribuisce alla miglior conoscenza e al superamento degli stereotipi. Conoscere e cogliere le opportunità della contiguità e della complementarità può essere un fattore chiave di successo in uno scenario globale in mutamento.