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Per un Luganese più vivo, attrattivo e inclusivo

Intervista a Franco Voci, presidente dell'Ente Regionale di Sviluppo del Luganese (ERSL)

 

Dalle “Linee Guida per una strategia di sviluppo del Luganese” è emerso il concetto di “un Luganese più Vivo, più Attrattivo e più Inclusivo”, che cosa s’intende?

Il Luganese assume un ruolo importante per lo sviluppo sociale ed economico di tutto il Ticino. La visione che ci impegna ad operare per un agglomerato «più Vivo, più Attrattivo e più Inclusivo» esprime la volontà di essere attenti ad uno sviluppo armonioso di tutte le componenti sociali, economiche e territoriali per poter continuare a svolgere la funzione di «asse di trasmissione dello sviluppo del Ticino».

In altre parole, i Comuni e l’ERSL desiderano sviluppare la capacità di ascoltare e dare risposta ai bisogni di tutte le fasce della popolazione, in particolare quelle più fragili e, in questo modo, rendere il territorio più attrattivo per i giovani, le famiglie e le aziende. Sarà tuttavia importante sostenere anche i Comuni o i quartieri più discosti dal centro urbano affinché possano restare più vivi, ad esempio, grazie al recupero di spazi e edifici in disuso, spazi di coworking e ad una buona offerta di servizi di base che favoriscono nuove abitudini di vita e consumo.

  

L’ERSL come procederà concretamente alla messa in atto delle strategie emerse dallo studio?

Le «Linee Guida» sono state volute quale strumento utile ai Comuni per capire come possono contribuire allo sviluppo sociale ed economico del Luganese. In particolare, il documento vuole essere una bussola per orientare le scelte comunali. In questo modo, ciascuno secondo le proprie possibilità, avrà l’occasione di contribuire a cogliere le opportunità ma anche ad evitare decisioni che potrebbero accentuare i punti deboli o accrescere i rischi per uno sviluppo armonioso e positivo. 

Da parte sua, l’ERSL continuerà ad essere al fianco dei Comuni – e dei promotori di progetti – per facilitare e sostenere iniziative che favoriscono lo scambio di competenze, il recupero e la riqualifica degli spazi, il sostegno al commercio locale e migliori connessioni tra le diverse realtà del Luganese.

Anche per l’ERSL le «Linee Guida» sono uno strumento di lavoro per valutare i progetti che ci saranno sottoposti. Senza dimenticare che, dopo avere ascoltato i Comuni, abbiamo individuato tre progetti prioritari per i prossimi anni: (i.) favorire lo scambio di esperienze fra i Comuni e accompagnare le amministrazioni comunali nel passaggio verso la digitalizzazione; (ii.) promuovere i prodotti e l’enogastronomia del Luganese; (iii.) adattare alcuni percorsi storici per realizzare nuovi collegamenti di mobilità lenta e nella natura.

 

Che cos'ha spinto l'ERSL a condurre quest'analisi e qual è stato l’aspetto più interessante?

A dieci anni dall’inizio dell’attività è stato importante capire come i Comuni e i beneficiari dei nostri servizi valutano il nostro impegno. Il risultato è stato positivo e ci ha stimolato a fare sempre meglio.

Gli approfondimenti, gli incontri e le riflessioni che hanno permesso di redigere le «Linee Guida per una strategia di sviluppo del Luganese» sulla base del Rapporto di analisi di BAK Economics sono stati utili ed arricchenti. Il lavoro svolto ha confermato che per costruire il «Luganese del prossimo futuro» è necessaria una visione che supera i ristretti confini comunali. In particolare, i Comuni e i Municipi dovranno restare attenti a quanto si muove a livello regionale e aperti a valutare nuove opportunità di collaborazione intercomunale sui singoli progetti.

L’ERSL continuerà il suo servizio nella messa in atto della politica economica regionale e di sostegno e rappresentanza dei Comuni, pronto a facilitare la cooperazione e la messa in rete dei progetti e dei portatori di interesse pubblici e privati.