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L’importanza economica dell’industria svizzera della difesa

Intervista a Simon Plüss, Vice capo divisione Relazioni economiche bilaterali, SECO

Lo studio di BAK Economics "L'importanza economica dell'industria svizzera della difesa" ha messo in luce diversi aspetti di questo settore. Quanto è importante per l'economia svizzera e come vede il suo sviluppo futuro?

Lo studio di BAK Economics ha dimostrato che l'industria degli armamenti, tenendo conto della produzione di beni per uso civile e degli effetti sull’intera catena del valore, genera un valore aggiunto di circa 2,3 miliardi di franchi svizzeri all'anno (0.32% del totale a livello svizzero), ciò che corrisponde a un effetto occupazionale pari a oltre 14’000 posti di lavoro a tempo pieno (0.34% del totale). Dal punto di vista dell'economia complessiva, si tratta di una quota relativamente piccola, dato che l'industria degli armamenti, nel senso del presente studio, è solo un sottoinsieme del settore tecnologico e industriale legato alla sicurezza. Quest’ultimo rappresenta infatti una quota maggiore del valore aggiunto prodotto in Svizzera. Tuttavia, non va dimenticato che in alcune regioni della Svizzera l'industria degli armamenti ha un'importanza economica molto maggiore in quanto importante datore di lavoro anche per, in alcuni casi, una manodopera altamente qualificata.     

L'industria degli armamenti è importante per la Svizzera, soprattutto in termini di politica di sicurezza. Nei suoi principi per la politica d'armamento della Confederazione, il Consiglio federale deve garantire che le forze armate e le altre istituzioni di sicurezza dello Stato siano dotate dell'equipaggiamento e degli armamenti necessari e dei servizi richiesti in tempo utile. Questo obiettivo deve essere raggiunto in modo economicamente solido e trasparente, ma non attraverso una politica industriale come talvolta viene praticata in altri Paesi. 

Cosa si intende con il termine "beni a duplice uso" e come viene tutelata l'esportazione di queste merci?

I beni a duplice uso sono beni che possono essere utilizzati sia per scopi civili che militari. Alcune macchine, utensili, computer elettronici, sistemi di telecomunicazione o accelerometri, ad esempio, sono considerati beni a duplice uso, ma sono generalmente soggetti al controllo delle esportazioni solo se soddisfano determinati parametri tecnici. Le merci in questione sono elencate in modo esaustivo in un allegato armonizzato a livello internazionale dell'ordinanza sul controllo delle merci e sono soggette ad autorizzazione da parte della Segreteria di Stato per l'economia.               

Qual è il ruolo della cooperazione internazionale nel controllo degli armamenti e quale ruolo svolge la Svizzera?

A livello internazionale, la cooperazione nel campo del controllo degli armamenti avviene principalmente nel quadro del Trattato internazionale sul commercio delle armi (ATT) e dell'Intesa di Wassenaar. In questo contesto, vi è un'armonizzazione in termini sia di beni da controllare, sia di criteri di valutazione da applicare. Poiché la produzione e il commercio di armi sono un'attività globale, la cooperazione internazionale nel controllo degli armamenti svolge un ruolo fondamentale.   

La Svizzera ha riconosciuto da subito l'importanza della cooperazione internazionale nel campo del commercio di armi e ha sempre partecipato attivamente ai principali forum internazionali. Ha svolto un ruolo chiave nella creazione dell'ATT e dell'intesa di Wassenaar ed è stata in grado di far valere i propri interessi. Tutto ciò ha certamente contribuito all'istituzione del segretariato dell'ATT a Ginevra.